/randìnië/ s m – granturco, mais

Alcuni potrebbero pensare che il nome sia semplicemente una deformazione di rane (grano) ad indicare la pianta che fornisce un prodotto alimentare di uso molto simile ad esso ma meno pregiato. In effetti esistono in Italia diverse sue denominazioni che lo correlano al grano: granone, frumentone, formentone, formentazzo. Invece siamo completamente fuori strada.

Come nel caso di pipidinie, siamo in presenza di una pianta di origine caraibica (un tempo Indie Occidentali) dal cui nome locale deriva la sua moderna denominazione di "mais". Tuttavia, la denominazione colta utilizzata nei primi secoli del suo arrivo in Europa era "grano d'India", e quindi, seguendo il percorso di "pepe d'India", a Guardiagrele è divenuta grandinie per poi perdere l'iniziale come spesso accade alle parole inizianti originariamente con gr.

Quanto si è detto ci fa anche capire che randinie è molto più preciso di granturco. Infatti l’appropriatezza dell’aggettivo è piuttosto controversa. Non è molto accreditata la versione che vuole l’aggettivo legato alla provenienza da coltivazioni turche. La maggioranza degli studiosi sembra propendere per il significato generico di “esotico”. L’ipotesi più simpatica, che però gode ormai di scarso credito, è quella che vuole “granturco”, forma compatta di “grano di Turchia”, derivante da una errata traduzione dell'inglese "wheat of turkey" ovvero "grano dei tacchini". Teniamoci allora ben stretto il nostro randinie, vocabolo antico, colto e corretto.

C'è da dire che i guardiesi, in effetti, sono molto affezionati a questo vocabolo. Randinie non viene modificato da chi vuole parlare il dialetto in modo raffinato. I risultati sarebbero ridicoli! Chi vuole percorrere questa strada è costretto a usare integralmente l'italiano. Insomma, la pizze di randinie, potrà diventare per le bocche schizzinose “focaccia di granturco”, ma null’altro.

Se in questo caso non c'è necessità di un invito a perseverare nel suo uso, possiamo però approfittare per rivolgere una preghiera ai guardiesi: l'odierna "Piazza Nicola da Guardiagrele", comunemente indicata come "Piazza del Mercato", torniamo a chiamarla "Larghe de lu Randinie". Per quei pochi che non lo sanno, questo è stato il suo nome popolare da tempi antichissimi fino a qualche decennio fa.

Manteniamo pure il nome ufficiale e, come per "Largo Garibaldi" che per i guardiesi è incontrovertibilmente "Lu Piane", ricordiamo a tutti i tempi in cui, nei mesi caldi, la piazza era coperta di teli sui quali lu randinie era messo ad asciugare 'mbacce a sule!

Ultimo aggiornamento ( 23 Maggio 2013)