fratte /fràttë/ s f  – fratta; cespuglio; siepe; confine costituito da arbusti

 

Anche questa volta ci occupiamo di una parola molto comune di cui tutti sanno il significato... o forse no!

Eh, sì! Abbiamo molti dubbi che il vero significato dialettale di fratte sia così noto a motivo della sua storia molto particolare.

Seguiteci nel racconto che, per voler essere originali comincia dalla fine.

La parola italiana corrispondente, "fratta", è accolta in tutti i vocabolari italiani con il significato di "luogo impervio ricoperto da una macchia intricata di sterpi" e spesso, anche nel nostro dialetto, si usa "fratte" con lo stesso significato. Giusto? Mica tanto!

Molti vocabolari indicano che la parola è di derivazione dialettale con provenienza centro-meridionale e la strada che ha percorso non è stata così lineare. Ripartiamo allora dal dialetto per scovarne il vero significato, o almeno quello principale. Facciamo un bel salto, quindi, e torniamo all'origine della faccenda.

Il Finamore, massimo studioso del dialetto abruzzese, già dichiarava senza esitazioni:

"Nel nostro vernacolo, è propriamente il greco 'fracte', siepe.". Sì, certo, proprio siepe.

La parola, attestata sin da epoca medievale, è di probabile derivazione greco-bizantina e non latina. Nel nostro dialetto, essa da allora ha sempre indicato una siepe, ma una vera e propria siepe, elemento decorativo per definire la separazione di un'area dall'altra.

È accaduto poi che, a causa di un'erronea associazione al latino "fracta", separata, la caratteristica di elemento di separazione ha indotto a estendere il significato di "fratta" anche a una staccionata e, addirittura, al fosso di demarcazione tra i terreni agricoli!

Nella migrazione verso l'italiano è stato, invece, privilegiato il riferimento a formazioni vegetali, più o meno spontanee, quelle che solitamente crescono al confine di un podere con altro podere, con una strada o un corso d'acqua.

Dopo essere entrato nell'italiano con un significato abbastanza diverso, ci è tornato, diciamo pure "per colonizzazione linguistica" con il nuovo significato esteso. Se da una parte, allora, abbiamo il Pascoli che ci parla di un assiolo che da una fratta (macchia di arbusti) emette il suo "chiù" (notare che da noi l'assiolo è chiamato chjuvine), da noi troviamo Modesto Della Porta che va in cerca di un fiore "pe le fratte e pe le ville", Aldo Aimola che difende dai cacciatori li cillucce che cantano "tra le fratte e le ramate" e Mauro Iacovella che ci parla, come il Pascoli, di un assiolo "annascoste a la fratte".

E per l'altro significato? Non c'è molto ma qualcosa c'è. Si tratta di 'Nduccio che ci fa immaginare cosa combinava "sott'a la capanne, arret'a chila fratte" (siepe di protezione). Per l'ardito accostamento a Pascoli e agli altri poeti pensiamo di meritare un caffè dal nostro musicista cantautore. Ad ogni modo, non meravigli che solo 'Nduccio utilizzi il termine nell'antica accezione: la cultura contadina a cui attinge è quella che tramanda meglio gli antichi usi dialettali anche se, a volte, con evidenti sfondoni e forzature.

Ad ogni modo, per ulteriore conferma, aggiungiamo che l'espressione "andare per fratte" in italiano significa principalmente "andare in malora" mentre nel nostro dialetto "jìresene pi li fratte" vuol dire "procedere di nascosto". Nel dialetto si usa anche l'espressione "jìresene fratta fratte" che significa procedere percorrendo le fratte, ovviamente nel senso di percorso segnato e protetto, non certo impervio e intricato.

Da parte nostra, quindi, continuiamo a sostenere il significato originale del termine, anche per il fatto che non ne avremmo di sostituti validi.

Chi è cresciuto molti anni fa nel centro storico di Guardiagrele ha potuto vedere le siepi solo nella Villa Comunale, siepi che ora non ci sono neanche più. All'epoca, purtroppo, si conosceva solo il significato di fratte arrivato di ritorno dall'italiano e addirittura venivano chiamate "ajole" le siepi che delimitavano quelle che erano effettivamente le aiuole. Abbiamo tutti avuto il tempo di correggerci.

Una curiosità finale che dedichiamo a quanti fossero ancora scettici sul significato originale di "fratta".

Qual è il significato etimologico di "sfrattare"?

Di certo non è quello di portar fuori da un luogo scomodo e impervio pieno di sterpaglia (sarebbero tutti lieti di essere sfrattati!). Si tratta invece di portar fuori da un luogo delimitato e protetto da una "fratta".

Ultimo aggiornamento ( 06 Luglio 2019)