In italiano si direbbe semplicemente "accia e cotone" perché "accia" è un termine genuinamente italiano. Il vocabolo è scomparso in alcuni dizionari moderni come è accaduto nel bagaglio di conoscenze dei più giovani. I guardiesi più anziani e i vocabolari classici ne conservano molto bene la memoria. Qualcuno ricorderà che l'accia è menzionata dal Pascoli ne "La Capinera".

Ebbene si tratta di un filato grezzo, generalmente di canapa o lino, molto usato fino a qualche decennio fa per realizzare tessuti per biancheria o per panni resistenti.

Per avere un prodotto più fine si usava un misto di accia e cotone e con questo si realizzavano lenzuola, tovaglie, asciugamani e fazzoletti da naso, articoli fondamentali nella dote di tutte le ragazze da marito (di un tempo).

Questo fatto costituiva il motivo per cui alla domanda tra conoscenti sul sesso di un nuovo nato, nel caso di una bambina, si usava rispondere con tono divertito "Acce e cuttune!", intendendo che i genitori avrebbero dovuto impegnarsi nella preparazione della dote.

Ultimo aggiornamento ( 25 Settembre 2022)