Occorre smentire categoricamente che il nostro “garzune”  sia banalmente un adattamento dell’italiano «garzone» il quale, a sua volta, deriverebbe dal francese «garçon»: non esiste un filo che lega in sequenza logica e cronologica tutte le varianti di «garzone» rintracciabili nel tempo e nel territorio europeo. C’è invece un legame di ognuna di esse con una famiglia di voci similari presenti nell’alto medioevo presso molte popolazioni barbariche. In Italia il termine cominciò probabilmente a diffondersi con i Longobardi e poi con i Franchi. Sia chiaro, i Franchi non erano francesi come i Longobardi non erano lombardi!

Questa diffusione iniziò molti secoli prima che la cultura francese cominciasse ad avere influenze nel territorio italiano.

Il termine originale sarebbe qualcosa di simile all’antico germanico «war-sohn», traducibile letteralmente con «figlio per la guerra» ovvero «scudiero». Con i Longobardi, restati per molti secoli in territorio abruzzese, questa parola si diffuse, adattandosi poi ai vari significati che conosciamo.

Ultimo aggiornamento ( 04 Dicembre 2020)