Quando nell’agosto 2017 i mezzi d’informazione hanno diffuso la notizia del disastroso terremoto di Ischia in cui la maggiore devastazione si è avuta nel comune di Casamicciola, insieme al dolore per le vittime e i danni, molti guardiesi hanno ricollegato il nome del comune a quello di largo Casamicciola, piazzetta forse più nota con la denominazione popolare di larghe di la Nivire.

In parecchi di loro è sorta la curiosità di capire il motivo di questa intitolazione, ad altri che lo conoscevano, invece, è bastato sentire il nome di Casamicciola per avere il sangue gelato. Non poteva trattarsi del solito sisma perché per loro sentire associare Casamicciola a un terremoto è come sentir parlare di Pompei a proposito di un’eruzione vulcanica.

In tempi recenti abbiamo assistito a numerosi eventi sismici ma nella loro memoria resta “casamicce”, termine che nel nostro dialetto sta ad indicare un luogo messo a soqquadro. Questa definizione deriva dalle conseguenze di un terremoto che colpì la località ischitana nel 1883: un abitante su tre di Casamicciola rimase vittima del sisma e le foto dell’epoca che mostravano solo cumuli di macerie colpirono profondamente gli italiani tutti. In particolare, il termine fu usato dai guardiesi per indicare lo spiazzo dove era realizzata la neviera (larghe di la Nivirelarghe di Casamicce) circondato da macerie per molti anni dopo la fine dell'ultimo conflitto mondiale. L'uso popolare ha portato in tempi recenti a intitolare ufficialmente la piazzetta come "Largo Casamicciola". Vogliamo correre il rischio di apparire cinici confessando che ci siamo consolati ascoltando il bilancio di “sole” due vittime: menomale chi lu tirrimute n’à ‘riscite a fa’ casamicce.

Ultimo aggiornamento ( 25 Settembre 2022)