Recita il proverbio: «Se piove per Santa Bibiana, piove quaranta dì e una settimana». Questa, però, è un adattamento della forma originaria (addirittura in latino) che non parlava di pioggia né di settimana aggiuntiva. Traducendo grossolanamente, si diceva che la situazione del giorno di Santa Bibiana sarebbe rimasta per quaranta giorni.

Occorre ricordare che i proverbi più classici risalgono a prima della riforma del calendario che spostò i riferimenti astronomici dieci giorni in avanti. Pertanto, prima della riforma e con le ovvie approssimazioni popolari, il solstizio cadeva intorno al giorno di santa Lucia (13 dicembre, «il giorno più corto che ci sia» si diceva).

Tutti sapete che i massimi del caldo e del freddo non si hanno intorno ai giorni di solstizio (convenzionalmente 21 giugno e 21 dicembre) ma sono spostati oltre di almeno un paio di settimane a causa dell’inerzia termica terrestre. Tra l'altro, intorno ai solstizi, l’altezza massima del sole rispetto all’orizzonte resta abbastanza stabile per qualche settimana. Questo, nella stagione invernale, vuol dire che intorno al 10 dicembre il sole si stabilizza in altezza per una ventina di giorni mentre il freddo, per inerzia termica, continua ad intensificarsi fino ai giorni della merla (ultimi di gennaio).

Riportando il tutto al vecchio calendario, la stabilizzazione del sole andava dal giorno di santa Bibiana fino al 23 dicembre circa e il freddo aumentava fino al giorno di sant’Antonio abate (17 gennaio), il tutto approssimativamente. Il giorno di santa Bibiana costituiva quindi un buon indicatore della tendenza meteorologica del periodo.

Ultimo aggiornamento ( 04 Dicembre 2020)