Ogni volta che capita di assaggiare i «finocchietti» (li funicchjitte), cosa che purtroppo avviene sempre più raramente, oppure quando se ne sente semplicemente il profumo, questi biscotti diventano immediatamente argomento di discussione. Talvolta, il discorso cade sul loro nome e si resta lì a chiedersi: perché questi biscotti vengono così chiamati se nella preparazione non è richiesto il finocchietto (e neanche anice)?

Cercando sul web si possono trovare ricette simili che prevedono questi ingredienti ma i biscotti che ne risultano sono troppo diversi da quelli che conosciamo. Chiamare finocchietti questi biscotti può anche essere appropriato ma provoca confusione con i finocchietti tradizionali privi di questi ingredienti aromatizzanti.

Una volta è accaduto che alla chiacchierata era presente un’amica esperta di botanica la quale ci ha proposto una soluzione interessante a questo antico enigma.

L'amica ci ha mostrato l'immagine di un fiore di finocchietto selvatico e senza altre spiegazioni abbiamo subito notato come assomigli per forma e colore al nostro rinomato biscotto. Che sia proprio questo il motivo del nome? Noi ne siamo rimasti abbastanza convinti.

Ultimo aggiornamento ( 26 Agosto 2021)