L’indicazione degli accenti tonici segue le regole dell’ortografia italiana con alcune particolarità.

Nelle parole che terminano con vocale tonica a seguito di apocope l’accento tonico può essere tralasciato per semplicità grafica. La posizione dell'apostrofo al termine della parola segnala contemporaneamente l'apocope e l'accento sulla vocale precedente, quindi Giuva’, signiri', ma’ (da mamme o maje). Questa regola si applica, in particolare, per i verbi all'infinito nella forma normale (non pronominale) i quali, in gran parte, sono pronunciati con apocope sillabica.

L’indicazione degli accenti tonici è raccomandata se il vocabolo non ha la pronuncia piana ma soprattutto quando occorre denotare significati diversi della stessa parola (forme omografe) come, ad esempio, à e ànne (per le voci del verbo avè'), e dànne (per le voci del verbo da').

Da quanto stabilito deriva che le parole plurisillabe prive di indicazione d'accento richiedono la pronuncia piana ad eccezione di alcuni vocaboli bisillabi inizianti per chi- (o che-) atona. Si tratta dei dimostrativi

chistu (chista, chisti o chiste)

chilu (chila, chili o chile)

chissu (chissa, chissi o chisse)

e della congiunzione o avverbio chigna e della preposizione chigni (o chigne). La motivazione risiede nel fatto che la loro pronuncia avviene separando le due sillabe come fossero vocaboli autonomi e la rappresentazione di questa particolarità richiederebbe soluzioni complesse e spesso fuorvianti. La soluzione semplice, qui suggerita, corrisponde, comunque, a quella adottata spesso dagli autori dialettali.

Si richiama l'attenzione sulla grafia del sostantivo chìle (chilo) che reca l'accento per evitare l'ambiguità con il dimostrativo chile (quei, quegli, quelle).

Infine, alcune raccomandazioni per casi molto particolari:

  • l’accento circonflesso sarebbe da limitare alla sola rappresentazione delle forme contratte (es.: âme per avame, âtre per àvetre);
  • la dieresi va impiegata sulla vocale atona di una coppia di vocali quando esse costituiscono uno iato e non un dittongo (gïòmetre, tïatre, büatte).

 

 

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Ultimo aggiornamento ( 28 Giugno 2017)