Marzo - Marze
Marzo era il primo mese dell’antico calendario romano perché introduceva la bella stagione, una manciata di giorni prima dell’equinozio di primavera che la contrassegnava dal punto di vista astronomico. Tutti sappiamo, però, che nonostante occorra attendere ancora tre settimane circa per questo evento, all’inizio del mese la primavera meteorologica è già in grado di fornire evidenti segnali della sua presenza.
Nel cielo
A proposito di equinozio, Guardiagrele, a causa della sua altitudine e malgrado lo schermo dei monti alle sue spalle, raggiunge le 12 ore di luce solare subito dopo la metà del mese, alcuni giorni prima dell’evento astronomico ufficiale.
In ogni caso, la massima velocità di variazione della luce solare giornaliera rimane in corrispondenza degli equinozi e si concretizza in poco più di 20 minuti nella settimana:
Marze p’allunga’; sittembre p’accurcia’.
Nel corso del mese di marzo si può godere di circa un’ora e mezza in più di luce solare e questo ha indotto a fissare per l’ultima domenica del mese l’inizio del periodo di ora legale.
Nella meteorologia
I primi tepori inducono le rondini al ritorno:
A san Giuseppe lu munne s’arischjare, la rènele arivè dillà da mare.
Ma non sono solo le rondini a tornare sulla scena:
A san Giuseppe, la rùndene e la serpe;
A lu prime tone di marze, la serpe è cumparse.
Infatti, anche in presenza dei temporali tipici delle stagioni intermedie, i frequenti sprazzi di sole inducono anche gli animali a sangue freddo alle prime uscite per crogiolarsi beatamente.
Non solo di animali si parla quando le temperature cominciano ad essere gradevoli, bensì anche delle signore altolocate che si possono concedere piacevoli uscite dalle loro dimore:
Marze cacce la fémmene da lu palazze.
In fondo, tutti gradiscono soffermarsi sotto i primi raggi ristoratori, ma le prime giornate di sole sono ingannatrici perché
Lu sule di marze fa male a la cocce;
Lu sule di marze, li giùvene l’accide, ma li vicchje l’ammazze.
Qualcuno osserva, però, che spesso
Aprile accide e marze tè la ‘nnuminate.
Le esigenze di riscaldamento ovviamente si riducono, tanto che
A san Giuseppe si leve lu foche da lu lette,
ma solo se a febbraio tutto è andato regolarmente, altrimenti
Quande fibbraje ni fibbrarije, marze e aprile l’apparije;
Quande fibbraje ni fibbrarije, marze male pense.
In tal caso si faccia attenzione, perché
Si marze si ‘ngrugne, ti fa scuppa’ l’ugne.
Si sa che a marzo non è il caso di contare su condizioni del tempo stabili. Le giornate di pioggia possono essere tante ma i fenomeni non intensi quanto quelli che ci attendono nel mese successivo:
Marze piova piove, aprile une e bone
Si possono ancora avere locali nevicate:
Marze nin è belle si nin tè la neve a lu cappelle,
ma le temperature non consentono di osservare per molto lo scenografico manto bianco:
Neve di marze, tutta guazze.
Tutto considerato, è da augurarsi un classico marzo pazzerello che induce ad aspettative positive
Quande marze pazzije, giugne e luje sulije,
altrimenti:
Quande marze ni marzije, aprile male pense;
Si fibbrare nin fibbrarije e manche marze marzije, brile male pense.
Nelle campagne
Le piogge di marzo sono fondamentali per le colture perché
La secche nin porte ma’ la carastije, purché di marze nin sije;
Si marze ni marzije, lu mititure nin fistije.
Potrebbero bastare anche piogge scarse se c’è recupero in aprile
Marze assutte, ma nin tutte, abbrile tumprate, vijate a lu camparole ch’à sumintate.
Qualche giornata di freddo pungente è da mettere in conto, anzi, attenzione al 25 del mese (giorno dell’Annunciazione), perché
Na brinate all’Annunziate, jè signale di bon’annate.
purché le fioriture non siano state troppo anticipate; infatti:
Mànele nin fiuri’, cà sinnò marze ti fa sinti’.
Fondamentali sono gli interventi sulle colture precoci quali le fave che richiedono l’esecuzione per tempo di sarchiatura e rincalzo:
La fave s’à da ‘ricalla’ prime chi si cante lu Passie,
ossia prima della Domenica delle Palme.
Ad ogni modo, non si dimentichi che tutto quello che si trova di verdure commestibile è semplicemente squisito:
A marze jè bone ogni fujazze
e, precisamente:
Fine all’Annunzijate, ogni jerve jè bone pi ‘nsalate.
Approfittarne!
Ultimo aggiornamento ( 28 Febbraio 2025)