Questo titolo mariano ha una schietta origine popolare e deriva dalla combinazione tra quello di “Mater Divinae Gratiae” (Madre della Grazia Divina, ovvero di Nostro Signore), contenuto nelle Litanie Lauretane, e l’appellativo di “Advocata Nostra” usato nel Salve Regina. La Vergine è la “Madre di tutte le Grazie”, sia quella “Divina”, sia quelle per le quali intercede a nostro favore. I fedeli confidano in lei ricordando l’episodio delle nozze di Cana, quando riuscì a convincere un riluttante Gesù a compiere il suo primo miracolo.
Particolarmente interessante è il motivo per cui la festa della «nostra» Madonna delle Grazie cade il 2 di luglio, anche se, tutte le volte che la data corrisponde a un giorno feriale, i festeggiamenti più importanti vengono spostati alla domenica successiva.
Detto che la Chiesa non prevede una festa della Madonna delle Grazie nel proprio anno liturgico, è avvenuto che il sentimento popolare, da tempi remoti, si è allineato, quasi unanimemente, nella scelta del 2 luglio, giorno tradizionalmente riservato alla festa della Visitazione della Beata Vergine Maria. Questa festa è stata spostata al 31 maggio nella forma ordinaria del calendario liturgico al fine di costituire la chiusura del mese mariano, tuttavia, nella forma straordinaria del calendario liturgico è rimasta l’indicazione del 2 luglio.
La data tradizionale ha un forte significato relativamente alla storia di Gesù e bisogna subito precisare che non stiamo parlando dell’episodio dell’incontro tra Maria ed Elisabetta, incinta di san Giovanni, narrato nel Vangelo di Luca e occasione per il commovente ed entusiasmante «Magnificat». In realtà quell’incontro avvenne effettivamente qualche giorno dopo l’Annunciazione (ricordata il 25 marzo). Il 2 luglio rappresenta, invece, la data del commiato della Vergine dalla parente.
Questa data è stata individuata tenendo presente che la tradizione indica la partenza di Maria dopo il compimento di tutto quanto le aveva richiesto la madre Anna. Maria partì dopo la nascita del bimbo (ricordata il 24 giugno) e probabilmente dopo il rito di assegnazione del nome che avveniva alcuni giorni dopo.
Si capisce, quindi, che la memoria della nostra Madonna delle Grazie al 2 luglio sottolinea il rapporto con san Giovanni Battista, talmente stretto da aver coinvolto la Madonna nel rituale della comparanza di san Giovanni.
Per gli stessi motivi i fedeli hanno ritenuto di considerare anche questo giorno punte di stelle[1], ossia una ricorrenza da rispettare in modo particolare onde evitare contrasti con la benevolenza divina.
Un cero per la Santissima
L’arrivo della bella stagione veniva celebrato anni fa con rituali passeggiate, accompagnando bambini camminatori o ragazzi non recalcitranti a una delle mete tradizionali per gli abitanti del centro storico guardiese: la chiesa della Madonna delle Grazie. Il traffico veicolare molto limitato consentiva ancora di lasciare i bambini liberi di camminare verso quella chiesetta fuori mano, isolata e quasi sempre chiusa.
Nessuno si soffermava a riflettere su come mai si fregiasse di un’intitolazione che altrove usano per grandiosi templi votivi. Difficile immaginare che Dan Brown avrebbe potuto usarla per le sue fantasiose ricostruzioni.
Lo storico guardiese più importante, Francesco Paolo Ranieri, ci dice che la chiesa fu edificata e dotata di beni nel 1610 da un certo Ludovico Cero, chierico ostunense e, in effetti, del tempietto non si trova menzione in epoche precedenti. La chiesa era servita da un sacerdote rettore e da due eremiti, praticamente un eremo ma molto poco convenzionale perché prossimo a centri abitati e importanti vie di comunicazione. Tra l’altro, non usufruiva neanche di nascondimento essendo ben visibile in cima alla collina.
Stupefacente, però, è quello che il Ranieri aggiunge subito dopo. Il nostro storico specifica che la chiesa porta insegne ecclesiastiche che non sono, per dire, arcipretali o vescovili, ma addirittura papali, con l’aggiunta di una scritta che la unisce («nientepopodimenoché», avrebbe aggiunto Mario Riva) all’Arcibasilica di San Giovanni in Laterano, tuttora unica «cattedra» papale! Stiamo parlando dell’edificio più importante della chiesa cattolica. Su entrambi gli edifici appare la scritta: «LATERANENSIS ECCLESIA / OMNIVM VRBIS ET ORBIS / ECCLESIARVM MATER ET CAPVT» (Chiesa lateranense, madre e capo di tutte le chiese dell’Urbe e del mondo).
In buona sostanza si tratterebbe di un’estensione della più importante chiesa cattolica che è dedicata a san Giovanni Battista e non è da escludere che la nostra chiesa inizialmente fosse intitolata al santo stesso.
Infatti, l’intitolazione di chiese alla Madonna delle Grazie è tradizionalmente legata ad un ringraziamento della comunità religiosa per aver superato una feroce epidemia. Anche per la nostra chiesa, considerando le denominazioni usate nei vari secoli, si può ragionevolmente ritenere che la nuova intitolazione sia conseguente all’epidemia di peste del 1665 che ridusse la popolazione guardiese ai minimi termini.
In ogni caso, direttamente o indirettamente, si identifica lo stretto legame con il santo patrono del comparatico!
Da tutto questo si comprende come mai le prime carte geografiche dettagliate, prodotte nel XVII secolo, riportavano nel nostro territorio l’indicazione della chiesa alla pari di centri abitati come Guardiagrele stessa, all’epoca località ben distinta geograficamente. La chiesa veniva indicata semplicemente come «S. Maria» e in alcuni casi si aggiungeva la significativa specificazione «in basilica». È il caso di aggiungere che la sua importanza come riferimento geografico dipendeva dalla sua posizione prossima ai tratturi che costituivano a quei tempi le grandi arterie di traffico non solo per le transumanze. La chiesa di S. Maria era ben visibile in cima alla collina arrivando da Rapino, San Leonardo o Piana San Bartolomeo, molto più di Guardiagrele.
Decadute le esigenze di riferimento geografico non sono mai venute meno quelle di protezione contro le periodiche epidemie, nonostante tutto il progresso medico-scientifico dei secoli successivi.
I credenti sanno dove andare per accendere un cero a salvaguardia e ringraziamento in relazione a sciagure come quelle che abbiamo affrontato in anni recentissimi.
[1] https://www.coseguardiane.it/component/content/article/48-varie/324-punte-di-stelle.html
Ultimo aggiornamento ( 24 Settembre 2024)