Novembre - Nuvembre
Questo mese era il nono del calendario dell’antica Roma ed era quindi chiamato November nel latino dell’epoca.
Novembre è il terzo dei quattro mesi finali dell’anno che hanno conservato il riferimento all’antica numerazione. L’intangibilità venne assicurata quando il tirannico Domiziano che aveva introdotto le modifiche per settembre e ottobre venne ucciso in un complotto. Da allora gli imperatori successivi si tennero lontani da questa materia.
Dal punto di vista dell’economia famigliare di un tempo, il mese di novembre risultava particolarmente gramo, quasi come il mese di maggio ma per motivazioni diverse.
A questo punto dell’anno, nelle campagne, anche in presenza di magazzini pieni, pochi erano i prodotti immediatamente commercializzabili e quindi la disponibilità finanziaria era pressoché nulla. Questo comportava una stagnazione in tutte le altre attività economiche, particolarmente per il commercio e l’artigianato che, relativamente alle necessità famigliari per superare l’inverno, avevano già chiuso le vendite.
Per questi motivi si usava dire:
Nuvembre mè curtese, ‘gna jè li ‘ntrate ti facce la spese
e, come per maggio, anche per novembre si parlava di “coste di nuvembre”, un’erta difficile da scalare.
Nel cielo
Nel corso del mese di novembre le giornate continuano ad accorciarsi anche se, allontanandosi dall’equinozio autunnale, la velocità di rallentamento scende progressivamente e resta all’intorno dei 15 minuti a settimana. La durata giornaliera della luce solare si riduce a meno di 9 ore e mezza a fine mese.
Il sole, che continua a sorgere sempre più tardi, a Guardiagrele, nei giorni di fine mese, lo vediamo solo dopo le 7:00 e fino alle 16:30 circa (secondo l’ora solare).
In fondo, al Natale non manca poi molto, perché al 25 del mese:
A santa Catarine, Natale a la trintine.
Nella meteorologia
A novembre si resta in pieno autunno con giornate che ci anticipano l’imminente inverno. A Guardiagrele questo si traduce con la possibilità di andare incontro a nevicate che possono non limitarsi a semplici spruzzate, siano esse per l’11 del mese:
A sante Martine la neve a lu spine,
per il 25 (s. Caterina d’Alessandria)
‘N santa Catarine, la neve ‘ncime a li spine,
A santa Catarine, o neve o brine.
o per il giorno dopo (s. Leonardo da Porto Maurizio):
A sante Lïunarde la neve a lu carde.
L’immagine tipica del mese è quella con un cielo grigio e un tempo piovoso, quindi, all’uscita di casa, ricordarsi che
Nuvembre, cacce la mane e appàrete lu ‘mbrelle
e, anche con il tempo più brutto, nessuna preoccupazione perché
Si a nuvembre sinte lu tone, l’anne jè bone.
Le piacevoli giornate non sono infrequenti, specie nella prima metà del mese (estate di san Martino), ma le temperature progressivamente si abbassano in maniera sensibile. Così, mentre all’inizio è ancora possibile combattere il freddo coprendosi maggiormente:
A nuvembre ci vù lu mantelle di sante Martine,
dopo, però, non è più il caso di patire per risparmiare, quindi, almeno:
A santa Catarine, arijintre la fascine.
Con il freddo che diventa pungente, anche scaldandosi, al sole o davanti al fuoco, accade che
Nuvembre, ‘nnanze mi scalle, arrete mi gele.
Nell’agricoltura
Per quanto riguarda i raccolti più importanti, a novembre può restare da completare quello delle olive. Ci si regola con le condizioni del tempo, tuttavia è opportuno tener presente come data limite quella del giorno di santa Caterina d’Alessandria (25 novembre) in ogni caso:
A santa Catarine si coje la bianche e la nera.
Per l’agricoltura l’evento più importante del mese è, comunque, l’assaggio del vino nuovo che la tradizione lega al giorno di san Martino. Infatti:
‘N sante Martine si spìnele lu butticine
perché
Pi sante Martine ogni muste jè vine
e quindi
A sante Martine si prove tutte li vine.
Di conseguenza,
A sante Martine aripunne l’acque e cacce lu vine
e così per i mesi a seguire.
A novembre i campi stanno completando la fase di riposo dopo l’aratura di qualche mese prima e ormai:
Si a nuvembre nin şi arate, ti şi jucate l’annate.
In questo periodo può capitare che leggere precipitazioni favoriscano la crescita di erbe poco gradite:
Nuvembre umidarelle fa cresce la jirvitelle.
Occorre eliminarle prima della semina autunnale imminente:
A sante Martine, lu rane sta meje a lu campe chi a lu muline.
Si raccomanda di eseguire la semina nella seconda metà del mese guardando al 23 per il quale giorno, all’agricoltore, viene raccomandato:
‘N sante Climente pripare la sumente
in modo che, nel giorno seguente, possa accadere che
Pi sante Flavijane arijesce li vuve pi suminta’.
Ultimo aggiornamento ( 01 Dicembre 2024)