La Quaresima è uno dei periodi variabili dell’anno liturgico perché agganciata alla Pasqua di Resurrezione di N. S. e, di conseguenza, il suo inizio va a collocarsi nell’arco di poco più di trenta giorni a partire dal 4 febbraio. Tutti sappiamo che si tratta di un periodo penitenziale in preparazione della solennità religiosa più importante dell’anno, ma, purtroppo, solo in pochi riuscirebbero a indicare con precisione le attuali prescrizioni definite dalla Chiesa cattolica, anche a causa dei profondi cambiamenti intervenuti nel corso dei secoli e fino ad anni recenti.

Il Mercoledì delle Ceneri (“Cinirizie”, nel nostro dialetto) che dà inizio al periodo, nel sentimento popolare è considerato spesso il giorno che segue l’ultimo di Carnevale (Martedì Grasso), quasi fosse stato istituito per il pentimento dagli eccessi compiuti nel periodo precedente. In realtà è esattamente l’inverso ed è stata la sobrietà richiesta in Quaresima che ha contribuito paradossalmente a scatenare le disinibizioni fino al culmine del Martedì Grasso. A conferma di questo si può osservare come le concessioni nei divieti quaresimali hanno avuto l’effetto di attenuare gli eccessi del Carnevale.

La minore attenzione verso la Quaresima, particolarmente evidente negli ultimi tempi, ha anche comportato uno scadimento nelle conoscenze legate a tale periodo. Ad esempio: quanti saprebbero spiegare senza esitazioni perché si parla di Quaresima come di un periodo di quaranta giorni quando, a partire dal Mercoledì delle Ceneri, a Pasqua mancano ancora 46 giorni?

Una risposta banale sarebbe quella di far terminare la Quaresima con la Domenica delle Palme, giorno che precede l’inizio della Settimana Santa, ma come si può pensare che questa festosa domenica possa rientrare in uno dei giorni quaresimali? E infatti non è così perché essa, come le cinque domeniche precedenti dette “di Quaresima”, è esclusa dai giorni quaresimali: le domeniche, sono giorni dedicati al Signore, anzi più precisamente, giorni in cui si ricorda la sua resurrezione (Pasque settimanali) e non possono essere giorni di penitenza!

I giorni di Quaresima sono, quindi, effettivamente quaranta, ma non continuativi!

Per completezza, è bene specificare che la riforma liturgica post-conciliare ha indicato il termine del periodo quaresimale al tramonto del Giovedì Santo, quando con la “Missa in Coena Domini” ha inizio il Triduo Pasquale. Dal punto di vista dell’integrità dei quaranta giorni la modifica è ininfluente perché il Triduo prevede per venerdì e sabato atti penitenziali ancor più intensi e significativi.

Pensando alle ceneri che si cospargono sul capo nel rito di inizio Quaresima, molti ne ricordano la formula, ma quanti si chiedono da dove provengono le ceneri benedette? Escludendo le sigarette del parroco, si potrebbe pensare alla brace del turibolo o a quella dei riti del fuoco. Invece quelle ceneri devono essere ricavate dalla combustione delle palme benedette dell’anno precedente.

Chiudiamo con un argomento fondamentale andando a vedere quali sono le pratiche attualmente prescritte per il periodo quaresimale.

Si possono sintetizzare in: intensificazione della preghiera, opere di carità e penitenza. Quest’ultima comprende l’astinenza dalle carni, prescritta in tutti i venerdì di Quaresima, e il digiuno ecclesiastico da osservare il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo.

Per qualcuno le attuali prescrizioni, che descriviamo in un’apposita appendice, risultano decisamente anacronistiche e anche molti fedeli le giudicano dure. Figurarsi le reazioni se fossero ancora in vigore le regole di un po’ di secoli addietro che imponevano il digiuno per tutta la durata della Quaresima. Si può comprendere il sentimento popolare riguardo alla durata di questo periodo penitenziale. A parziale consolazione nacque il detto popolare

Si a Pasque ti scade li cambiale, ti li vide ca la Quarèseme tè li ale”.

E forse è il caso di ricordare che un tempo si pensò di introdurre anche un periodo di preparazione alla Quaresima, detto di Settuagesima, con ulteriori tre settimane appositamente normate. L’intenzione abbastanza evidente era quella di contrastare le manifestazioni carnevalesche nel loro periodo culminante.

Ultimo aggiornamento ( 03 Marzo 2025)