Una volta era frequente ascoltare l'espressione minacciosa : «Ué, cà sutte a 'sta mane nin ci piove!».
Chi l'ha ascoltata ha potuto capire il senso dal contesto ma, in realtà, cosa significa?
Ancora una volta si conferma che le storie del nostro dialetto sono piuttosto curiose. Peccato che in passato pochissimi si siano occupati di queste cose! Le tracce documentali si rivelano molto scarse. Il tempo passa ed è sempre più difficile indagare nella memoria della gente. Noi ci proviamo e, in questo caso, qualcosa siamo riusciti a trovare.
La frase corrisponde a «Lo prometto!» e si aggiunge dopo aver proferito una minaccia. La sua origine sembra essere quella che vi descriviamo brevemente.
Sin dai tempi antichi le forme di giuramento più solenne prevedevano che la formula si proclamasse tenendo il braccio disteso in avanti e la mano aperta con il dorso verso l'alto. La ben nota arguzia guardiese ha messo in caricatura questa situazione trasformando la formula del giuramento con l'esclamazione divertente di chi si trovasse in quella posizione sotto la pioggia.
L'espressione all'inizio veniva usata per dare un tono scherzoso a minacce amichevoli. Con il passare del tempo, dimenticata la sua origine, è andato perso il significato scherzoso ed è rimasta come espressione di una promessa, sostitutiva di un giuramento solenne che, per la sua sacralità, non si ritiene di dover scomodare.
Ultimo aggiornamento ( 28 Febbraio 2016)